sabato 18 aprile 2015

Artrite reumatoide, artrosi: sintomi e rimedi naturali con buona efficacia.

Artrite è una parola generica che i medici usano per definire la situazione in cui le articolazioni sono doloranti e rigide, in realtà però esistono diversi tipi di artrite e ciascuno di essi ha diversi sintomi e terapie. Nella maggior parte dei casi l’artrite è cronica, cioè può durare anche per molto tempo.
L’artrite può colpire le articolazioni in quasi tutte le parti dell‘organismo: alcune forme di artrite causano cambiamenti che è possibile vedere ed avvertire, come ad esempio: gonfiore, calore e tumefazione nelle articolazioni. In alcuni pazienti il dolore ed il gonfiore durano solo per poco tempo, ma sono veramente gravi. Altre forme di artrite, invece, causano sintomi meno problematici, ma danneggiano comunque lentamente e costantemente le articolazioni.
L’artrite è una delle malattie più comuni del nostro paese. Milioni di adulti e metà della popolazione di età superiore ai 65 anni sono affetti da questa malattia; le persone anziane nella maggior parte dei casi sono affette da osteoartrosi, artrite reumatoide o gotta.
· L’osteoartrosi (artrosi) è la forma di artrite più comune tra gli anziani. L’artrosi si manifesta quando le cartilagini iniziano a lacerarsi e a distaccarsi. La cartilagine è il tessuto che, all’interno dell’articolazione, riveste l’osso. Nelle forme peggiori di artrosi tutta la cartilagine dell’articolazione si stacca e quindi le ossa iniziano a sfregare l’una contro l’altra. Le zone più colpite dall’artrosi sono le mani, il collo, la parte inferiore della schiena, e le articolazioni maggiori su cui si scarica il peso corporeo, come ad esempio le ginocchia e il femore.
· L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune che spesso può colpire diverse articolazioni nello stesso momento, può succedere anche che non siate in grado di muovere l’articolazione. Spesso le persone affette da artrite reumatoide non si sentono bene: magari si sentono stanche, oppure hanno la febbre. In grado di colpire tutte le fasce d’età, anche risulta più frequente nelle donne, l’artrite reumatoide può colpire quasi tutte le articolazioni, comprese quelle delle dita, i polsi, le spalle, i gomiti, il femore, le ginocchia, le caviglie, i piedi e il collo. Se ad essere colpita è un’articolazione su un lato, anche l’articolazione simmetrica probabilmente sarà soggetta a questa malattia. Questa forma di artrite purtroppo non si limita a distruggere le articolazioni: può anche attaccare gli organi interni, come ad esempio il cuore, i muscoli, i vasi sanguigni, il sistema nervoso e gli occhi.


Quali sono le cause dell’artrosi? L’invecchiamento è il maggior fattore di rischio per l’artrosi, anche se i ricercatori pensano che la causa cambi a seconda dalla parte del corpo che viene colpita: ad esempio l’artrosi delle mani o del femore può essere ereditaria, invece quella delle ginocchia può essere collegata al sovrappeso. Le ferite oppure l’uso eccessivo possono causare l’artrosi nelle articolazioni come quelle delle ginocchia, del femore o delle mani.
L’artrite reumatoide è invece una malattia autoimmune. Quando si è affetti da artrite reumatoide, l’organismo attacca i tessuti dell’articolazione proprio come se stesse tentando di proteggervi da una ferita o da una malattia: ad esempio, se una scheggia vi ha ferito un dito, si verifica un’infiammazione, cioè il dito diventa dolorante, arrossato e gonfio. L’artrite reumatoide provoca un’infiammazione delle articolazioni. Quest’infiammazione, a sua volta, causa dolore, gonfiore e rigidità che possono durare anche per ore.
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Tra le altre forme di artrite troviamo: l’artrite psoriasica (che colpisce le persone affette dalla psoriasi, una malattia della pelle), la spondilite anchilosante (che colpisce soprattutto la spina dorsale), l’artrite reattiva (cioè l’artrite che si verifica come reazione ad un’altra malattia dell’organismo) e l’artrite temporomandibolare (a carico dell’articolazione che unisce la mandibola alle altre ossa del volto).
I campanelli d’allarme tipici delle forme di artrite sono:
· dolore continuo alle articolazioni,
· gonfiore alle articolazioni,
· rigidità articolare,
· dolore, lieve o intenso, quando toccate un’articolazione,
· problemi nell’uso o nel movimento normale di un’articolazione,
· calore e rossore in un’articolazione.
Artrosi
I sintomi dell’artrosi variano da persona a persona: in alcuni casi, si avverte rigidità e dolore non troppo intenso dopo aver camminato, dopo essersi piegati o chinati; in altri casi, invece, il dolore è molto forte e non scompare anche se ci si riposa o si prova a dormire. Spesso l’osteoartrosi causa rigidità nelle ossa anche se siete stati fermi per un po’, come ad esempio quando siete alla guida. La rigidità invece scompare muovendo l’articolazione. Col tempo l’artrosi può causare problemi nel movimento delle articolazioni e in alcuni casi può anche essere invalidante, quando colpisce la schiena, le ginocchia o il femore.

Il solfato di glucosamina è una sostanza chimica che si trova in natura e nell’organismo umano, sottoforma di liquido che circonda le articolazioni. Si trova però anche in altri luoghi: ad esempio il solfato di glucosamina usato negli integratori alimentari può essere raccolto dal guscio dei crostacei, oppure può essere sintetizzato in laboratorio.
Il solfato di glucosamina è utilizzato comunemente per la terapia dell’artrite, gli scienziati l’hanno studiato approfonditamente per quest’impiego, ma nella maggior parte dei casi è usato per l’osteoartrite, la forma di artrite più diffusa.
Negli ultimi anni i pazienti hanno fatto ricorso al solfato di glucosamina per diversi motivi: ad esempio è stato impiegato per il glaucoma e per perdere peso, tuttavia questi usi non sono stati studiati in modo approfondito. Non c’è alcuna prova che il solfato di glucosamina sia efficace e utile per queste patologie.
Esistono diverse forme di glucosamina, tra cui ricordiamo
· il solfato di glucosamina,
· la glucosamina idrocloridrato,
· la n-acetilglucosamina.
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Queste sostanze chimiche sono per certi versi simili, tuttavia potrebbero non avere gli stessi effetti se assunte come integratori alimentari. La maggior parte delle ricerche scientifiche riguardanti la glucosamina è stata effettuata sul solfato di glucosamina, e ad esso fanno riferimento la maggior parte delle informazioni contenute in quest’articolo.
Gli integratori alimentari che contengono la glucosamina spesso comprendono anche altri ingredienti, come il solfato di condroitina, il metilsulfonilmetano (MSM) o la cartilagine di squalo. Alcuni ritengono che questi prodotti combinati siano più efficaci della glucosamina assunta singolarmente. La glucosamina, inoltre, si trova anche in alcune creme per la pelle usate per tenere sotto controllo il dolore dovuto all’artrite. Queste creme di solito contengono anche canfora e altri ingredienti, oltre alla glucosamina. I ricercatori ritengono che gli eventuali effetti analgesici siano dovuti a ingredienti diversi dalla glucosamina perchè ad oggi non c’è alcuna prova del fatto che la glucosamina possa essere assorbita dalla pelle.
Come funziona
Il solfato di glucosamina è una sostanza chimica che si trova nel nostro organismo: il nostro corpo la usa per produrre diverse altre sostanze chimiche coinvolte nella costruzione dei tendini, dei legamenti, delle cartilagini e del liquido vischioso che circonda le articolazioni.
Le articolazioni sono circondate da liquido e dalla cartilagine, che servono per proteggerle dagli urti. In alcuni pazienti affetti dall’osteoartrite la cartilagine si assottiglia e può finire per lacerarsi: l’articolazione quindi fa attrito, inizia a far male e si irrigidisce. I ricercatori ritengono che gli integratori di glucosamina possano essere utili per aumentare la consistenza della cartilagine e del liquido che circondano l’articolazione e/o per prevenire la disgregazione di queste due sostanze.
Alcuni ricercatori ritengono che anche la parte “solfato” del solfato di glucosamina sia importante. Il solfato serve all’organismo per produrre la cartilagine: anche per questo, quindi, i ricercatori ritengono che il solfato di glucosamina possa funzionare meglio rispetto agli altri tipi di glucosamina che non lo contengono, come la glucosamina idrocloruro o la n-acetilglucosamina.
E’ efficace?
Il Natural Medicines Comprehensive Database valuta l’efficacia basandosi su prove scientifiche e usando la scala seguente:
1.       efficace,
2.      probabilmente efficace,
3.      forse efficace,
4.      forse inefficace,
5.      probabilmente inefficace,
6.      inefficace,
7.      prove non sufficienti per valutare l’efficacia.

La valutazione dell’efficacia del solfato di glucosamina è la seguente.
Efficace per
Osteoartrite. La maggior parte delle ricerche sul solfato di glucosamina ha misurato l’efficacia del principio attivo per l’osteoartrite del ginocchio, tuttavia ci sono alcune prove a favore di una possibile efficacia nel caso dell’osteoartite del femore o della colonna vertebrale e delle mani.
Alcune ricerche suggeriscono che la glucosamina è in grado di diminuire il dolore dovuto all’osteoartrite del ginocchio in modo quasi equivalente al paracetamolo (Tachipirina®). Sembra inoltre che l’effetto analgesico sia paragonabile a quello di alcuni FANS (antinfiammatori non steroidei), come l’ibuprofene e il piroxicam. Tuttavia la differenza tra il solfato di glucosamina e questi farmaci è il tempo impiegato per alleviare il dolore: di solito i FANS alleviano i sintomi e fanno diminuire il dolore nel giro di due settimane, mentre il solfato di glucosamina impiega da 4 a 8 settimane, essendo essa naturale lavora sulla causa.
L’effetto analgesico del solfato di glucosamina non sembra ugualmente forte in tutti i pazienti, e alcuni pazienti non riportano alcun beneficio. Alcune ricerche indicano che il solfato di glucosamina potrebbe non funzionare bene per chi soffre di artrite più grave e che continua da molto tempo oppure per chi è più anziano o pesa di più.
Oltre all’effetto analgesico, il solfato di glucosamina probabilmente può rallentare la lacerazione delle articolazioni nei pazienti affetti da osteoartrite che la assumono per un periodo prolungato. Alcuni ricercatori sperano che il solfato di glucosamina possa rallentare il peggioramento dell’osteoartrite e certe ricerche sembrerebbero dimostrare che chi assume il solfato di glucosamina potrebbe diminuire il rischio di dover ricorrere all’intervento di ricostruzione totale del ginocchio.
Artrite dell’articolazione temporo-mandibolare. L’articolazione temporo-mandibolare è l’articolazione della mandibola che i dentisti spesso controllano per escludere scatti e problemi di cattivo allineamento. L’artrite di quest’articolazione può causare dolore alla mandibola, problemi di masticazione, sbadigli e problemi di parola. Alcune ricerche dimostrano che, per alleviare il dolore alla mandibola, il solfato di glucosamina potrebbe essere efficace come i FANS (antinfiammatori non steroidei), come l’ibuprofene. In alcuni pazienti, l’effetto analgesico sembra continuare fino a 90 giorni dopo l’interruzione della terapia con il solfato di glucosamina.
E’ sicura?
Se usato da persone adulte e in modo corretto, il solfato di glucosamina è considerato un integratore sicuro.
Avvertenze speciali e precauzioni
Diabete. Alcune ricerche pionieristiche sembravano suggerire che il solfato di glucosamina potrebbe far aumentare la glicemia nei pazienti diabetici, tuttavia ricerche più recenti e più affidabili attualmente suggeriscono che il solfato di glucosamina probabilmente non ha alcun effetto sulla glicemia dei pazienti affetti da diabete di tipo 2. La glucosamina sembra sicura per la maggior parte delle persone diabetiche, tuttavia è sempre opportuno tenere sotto stretto controllo la glicemia.
Allergia ai crostacei. Alcuni prodotti a base di solfato di glucosamina contengono anche gusci di gamberetti, aragosta o granchio, quindi i ricercatori temono che possano causare reazioni avverse nei pazienti allergici ai crostacei. Ricordiamo, tuttavia, che le reazioni allergiche di questo tipo di solito sono causate dalla carne dei crostacei, e non dal guscio. Non sono stati riportati casi di reazioni allergiche alla glucosamina nei pazienti allergici ai crostacei; alcune ricerche sembrano dimostrare che i pazienti allergici ai crostacei possano assumere senza problemi i prodotti a base di glucosamina.
Interazioni
Evitate la combinazione tra il solfato di glucosamina ed il Warfarin(Coumadin®).
Il warfarin (Coumadin®) è un anticoagulante. Diverse ricerche hanno dimostrato che l’assunzione di solfato di glucosamina (con o senza condroitina) potenzia l’effetto del warfarin, rallentando ancor di più la coagulazione. Proprio per questo si possono originare lividi e sanguinamenti anche gravi: quindi, se siete in terapia con il warfarin, non dovete assumere il solfato di glucosamina. Molte medicine naturali possono interagire con il warfarin.

Ti consigliamo d'utilizzare questo preparato a base di sola Glucosamina solfato (da crostacei) e condritina solfato (da crostacei) con aggiunta di Vitamina C




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