domenica 17 maggio 2015

Fibromialgia, alcuni metodi naturali per gestire il dolore



Rimedi naturali per la fibromialgia sono molti in natura, la fibromialgia è una sindrome caratterizzata da uno sviluppo graduale del dolore su una vasta zona muscolare, ovvero da una comparsa improvvisa su specifiche aree. Gli studi sembrano correlare questo tipo di malattia con lo stress, la mancanza di riposo e sonno e con l’attività lavorativa svolta dal paziente. Le zone più interessate dal dolore sono le spalle, il cingolo pelvico, le ginocchia e i gomiti. Le sensazioni più comuni sono dolore molto forte, rigidità cui spesso si associano ansia, depressione, stanchezza, disturbi del sonno.



I sintomi della fibromialgia sono più pesanti nei periodi di forte stress, di sforzi eccessivi, nelle situazioni ambientali caratterizzate da temperature estreme. E’ caratteristica dei paesi occidentali, pertanto i ricercatori tendono ad associare l’insorgere della malattia con fattori come lo stile di vita condotto o la dieta alimentare seguita. Ma nella realtà ancora non si conoscono le vere cause di questo disturbo e i normali farmaci anti infiammatori raramente riescono a ridurre il dolore muscolare. I farmaci antidepressivi, invece, hanno aiutato alcuni pazienti a migliorare la qualità e la quantità del riposo, riducendo gradatamente anche il dolore.

·         estratti di semi d’uva: con i semi di uva, potenti antiossidanti e anti infiammatori naturali, si è resa possibile la preparazione di composti che bloccano l’infiammazione e quindi riducono l’entità del dolore; il prodotto consigliato è il proantocianidine con un dosaggio giornaliero da 50 a 300 mg;

·         artiglio del diavolo: si tratta di una pianta originaria del Sud Africa i cui componenti attivi sono detti arpagosidi; caratterizzato da proprietà analgesiche e anti infiammatorie, viene utilizzato anche per migliorare la digestione grazie al sapore amaro del preparato per il tè che stimola i succhi gastrici. Il dosaggio consigliato è da 200 a 800 mg al giorno di estratto di radice contenente 1,5% di arpagoside. Non utilizzare in caso di ulcera gastrica o duodenale, in gravidanza e durante l’allattamento. Consultare il proprio medico curante in presenza di malattie cardiache;

·         corteccia di salice bianco: riduce il dolore e l’infiammazione senza provocare irritazioni allo stomaco. Il dosaggio consiglia di non superare le sei compresse da 400 mg al giorno, ovvero le tre tazze di tè giornaliere;

·         ginkgo biloba: favorisce l’azione anti infiammatoria e riesce ad aumentare l’apporto di ossigeno alle cellule muscolari. Il dosaggio solitamente seguito è di 60-180 mg al giorno;
·         cayenna: crema contenente capsaicina  (il principio attivo del peperoncino) che lavora contro l’irritazione, distraendo il cervello dai segnali di dolore inviati dai nervi interessati mediante il suo calore.

·         St. John’s wort (erba di San Giovanni): impiegata come rimedio naturale nel trattamento della depressione, può aiutare anche nei casi di disturbi del sonno. Il dosaggio è di 900 mg di estratto standardizzato contenente 0,3% di ipericina al giorno. In caso di assunzione di altri antidepressivi, consultare il medico prima dell’utilizzo. Effetti collaterali: reazioni cutanee all’aumento dell’esposizione al sole.

Anche la dieta sembra giocare un ruolo importante nelle cause di insorgenza della fibromialgia, pertanto è consigliato seguire queste istruzioni per minimizzare questo rischio:
·         bere molti liquidi, soprattutto spremute di frutta, ricche di antiossidanti, e succhi di carota, per il suo alto contenuto di beta-carotene;

·         mangiare molta verdura a foglia verde;

·         fare piccoli e numerosi spuntini, piuttosto di pasti sporadici e abbondanti;

·         mangiare alimenti ricchi di fibre;

·         evitare carni rosse, frutti di mare, cibi grassi e acidi, patate bianche, peperoni verdi e melanzane.

·         Limitare o meglio evitare anche cibi ad alto contenuto di idrogenati o grassi saturi;

·         eliminare caffeina e alcool, ridurre il consumo di zucchero;

·         in caso di allergie ad alcuni tipi di cibo, provare ad eliminarli.

Infine, ulteriori accorgimenti vengono dalle proposte di assunzione dei seguenti componenti:
·         nicotinammide adenina dinucleotide (NADH): utile nel controllo del dolore e degli spasmi muscolari. Il dosaggio consigliato è da 5 a 10 mg la mattina a stomaco vuoto;

·         acido malico e magnesio: riducono i sintomi della fibromialgia. Prendere per tre volte al giorno 300 mg di acido malico e 200-300 mg di magnesio;

·         5-idrossidi-triptofano: aumentando i livelli di serotonina, contribuisce a diminuire il dolore e a migliorare il problema dell’insonnia. Da 5 a 30 mg al giorno;

·         SAM-e (s-adenosilmetionina): utilizzato come antidepressivo, si è dimostrato utile anche per ridurre il dolore provocato dalla fibromialgia e migliorare l’umore. Da 200 a 1600 mg al giorno;

·         Coenzima Q10: è un aiuto importante per lo stato infiammatorio perché incrementa la quantità di ossigeno a livello muscolare. Da 60 a 400 mg al giorno.

Tutti questi componenti permettono una migliore nutrizione delle cellule muscolari  e un’aumentata ossigenazione che rende più efficiente l’utilizzo dell’energia a livello muscolare. Notevoli sono, inoltre, le loro proprietà nel controllo dell’infiammazione, nel miglioramento dello stato depressivo e nell’incremento della qualità del sonno.




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